venerdì 15 dicembre 2017

Paola Turci - Off-Line

E’ così che ti ritrovi a camminare
le tue ali barattate per due suole
sui palazzi la pubblicità del mare, che male

E così non ti ricordi dove andavi
hai prestato le tue guance a qualcun altro
e hai certo più padroni tu che un cane
cravatta o collare?

Come stai, come stai
come fanno i bambini a saltare sul letto
tu che un letto soltanto lo disfi e lo fai

E lo sai, e lo sai, non si diverte mai
l’elefante del circo
così resti da parte, felice e ricordi chi sei

Off-line, off-line, off-line
Off-line, off-line, off-line

E’ così che ti è sembrato di capire
rispondevi meglio in terza elementare
hai dimenticato il gioco del muretto, dottore?

Come il tiro della prima sigaretta
l’incertezza nel toccare altri capelli
pollicino ti ha lasciato molti sassi
ma tu li hai persi

Come va, come va
trovi ancora dei muscoli sotto la giacca
o ti senti la tua carta d’identità?

Mentre guardi i papaveri lungo l’A6
e li trovi stupendi
poi ti accorgi che chi sta piangendo non è il tuo papà, no

Off-line, off-line, off-line
Off-line, off-line, off-line

In questa notte accesa
ho il cuore capovolto
lo sento mentre grida
e mi sembra tutto giusto

Aspetto l’uragano
senza aspettarmi niente
sentirmi il mio regalo
il mio capolavoro

E' così che in qualche modo ci si trova
come fosse il giorno dopo carnevale
e ho capito che quel segno della croce
è il punto in cui chiedevo di virare

Non importa più nemmeno dove andavo
ero in coda per ricevere un sorriso
ma benedico gli occhi che non mi aspettavo
e ringrazio il dolore di averti vicino

Off-line, off-line, off-line
Off-line, off-line, off-line
Off-line, off-line, off-line
Off-line, off-line, off-line

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